domenica 1 maggio 2011

LAGO DI BLED, SLOVENIA; PASQUA 2011

Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi.
Quest’anno per Pasqua ci siamo recati al lago di Bled, in Slovenia.
Siamo partiti il venerdì sera ed abbiamo passato la notte in un parcheggio vicino a Tarvisio, per poi partire l’indomani alla volta della meta da noi prescelta.
"Camper in camping"
Il lago di Bled si trova ad una cinquantina di km dal confine italiano. Esso non è molto grande, ma è considerato una delle zone più turistiche della Slovenia, infatti ci sono numerosi alberghi, negozi di souvenirs, casinò ed il camping Bled (www.camping-bled.com), molto pulito, ospitale, con piazzole ampie e pianeggianti, nostro punto di appoggio per questo viaggio e consigliato per la visita della zona.

Pronti a pedalare

Noi però siamo interessati a scoprire la natura circostante: percorrendo in bicicletta la pianeggiante pista ciclabile che costeggia il lago si possono incontrare moltissimi animali della zona, tra cui le anatre con i suoi piccoli, i cigni, ed il lago pullula di numerose specie di pesci. In quei giorni si stavano anche svolgendo i campionati nazionali di canottaggio.

In prossimità del centro cittadino abbiamo acquistato dei ricordini presso il mercatino artigianale, all’interno di un’area verde. Da qui seguendo le indicazioni in circa 15 minuti di pedalata in salita, abbiamo faticosamente raggiunto la sommità dello sperone di roccia su cui poggia il castello, e dal quale si gode di una stupenda vista.

Vista del castello dal lago
 




Cortile del castello

Il castello, costruito a partire dal 12° secolo, è completamente visitabile ed ingloba un ristorante, una cappella affrescata, un museo della storia culturale locale, una terrazza panoramica, un’erboristeria, una cantina con un simpatico personaggio vestito da monaco, che consente ai visitatori di imbottigliarsi dell’ottimo vino autoctono.


Sosta...

Il giorno di Pasqua abbiamo ottimamente pranzato al ristorante del campeggio, dove capiscono anche italiano, e nel primo pomeriggio abbiamo visitato l’isola che si trova al centro del lago.


In navigazione verso l'isola

L'isola e la chiesa che la sovrasta




Per raggiungerla ,siamo saliti nelle caratteristiche imbarcazioni in legno, manovrate da simpatici barcaioli. L’isola ospita un piccolo ristorante, un museo di costumi tipici, e la chiesa di origine romanica, nella cui sommità è posizionata una campana in oro del peso di 178 kg, dono di un Papa del passato.
La leggenda narra che una principessa rimasta vedova, per amore verso il defunto marito, decise di fondere tutti i suoi gioielli e di far forgiare una campana che fu donata ai pescatori del lago. Questa però, mentre veniva trasportata verso la chiesa nell’isola, si inabissò a causa di un forte ed improvviso temporale. Molto dispiaciuta la principessa si fece suora, ed una volta recatasi a Roma raccontò la sua storia al Papa. Quest’ultimo, commosso, regalò alla chiesa nell’isolotto una nuova campana.
Si dice che facendola rintoccare tre volte, si esaudisca un desiderio espresso.








Liechtenstein 18 marzo 2011


Partendo da casa nel primo pomeriggio abbiamo raggiunto il Principato del Liechtenstein, percorrendo circa 450 km, sotto una pioggia continua ed arrivando in serata al Camping Mittagspitze a Triesen (nostra base di appoggio www.campingtriesen.li).


"Camper in camping"

Qui la lingua parlata è il tedesco, la moneta ufficiale è il franco svizzero ma vengono tranquillamente accettati anche gli euro. Per gli spostamenti abbiamo prevalentemente utilizzato i mezzi pubblici, costosi ma puntuali (i biglietti si fanno direttamente in autobus). Ideale sarebbe stato aver potuto utilizzare la bicicletta, in quanto sono presenti moltissime piste ciclabili, ma il tempo inclemente non ce l’ha permesso. Rifornimento e spesa sono consigliabili farli in Austria, in quanto il costo della vita in Liechtenstein è abbastanza alto. Da segnalare i numerosi autovelox presenti dalla frontiera, lungo tutta la strada principale che attraversa il Principato.

Vaduz è la capitale del Liechtenstein e conta poco più di 5.000 abitanti. Non è una città, bensì un paesino che si può visitare tranquillamente in una giornata.
 Partendo dal camping siamo arrivati, in 10 minuti di autobus, nel centro della capitale. Da qui ci siamo subito recati all’ufficio postale per acquistare i famosi francobolli del principato, molto richiesti dai collezionisti.


Scorcio del castello del Principe


Che domina dall’alto di un’altura il nucleo cittadino è il castello di Vaduz, costruito in più stadi a partire dal 12° secolo, molto bello ed imponente esteriormente, ma purtroppo non visitabile in quanto abitazione dei regnanti del Liechtenstein.

Assolutamente da percorrere la Schlossweg, percorso pedonale immerso nel verde, che dal centro di Vaduz conduce fino al castello ed offre uno spettacolare scorcio su tutta la vallata.

Vista della Cattedrale

 In seguito, sotto un’incessante pioggerellina, abbiamo percorso la Stadte, strada pedonale che si snoda attraverso il centro della cittadina. Dal punto di informazioni turistiche (www.tourismus.li )si possono visionare da destra: il museo nazionale (aperto nel 1954 dalla società storica, esibisce temi culturali, nazionale e scientifici), il nuovo Parlamento (inaugurato nel 2008, qui si riuniscono i 25 membri del parlamento Landtag ), l’edificio governativo (risalente al 1905), la scuola di musica (luogo natale del compositore Josef Gabriel Rheinberger) e la Cattedrale (costruita tra il 1868 ed il 1873, è divenuta cattedrale nel 1997 dopo che Vaduz è stata elevate ad arcivescovato); mentre sulla sinistra si possono ammirare il museo dei francobolli, il Kunstmuseum (museo di arte contemporanea, chiamato anche cubo nero, regolarmente sono esposte opere della collezione privata del Principe) ed il Municipio (Rathaus, costruito intorno al 1932 e rinnovato nel 1984), il tutto accompagnato da negozi di lusso, bistrots ed immancabili banche.


Ingresso della Cantina del Principe




















Da non perdere una visita con degustazione ed acquisto dei vini nella Hofkellerei, la cantina con annesso vigneto di proprietà del Principe, unico possessore dei vigneti del Liechtenstein.
               

Nel vigneto del Principe non si può...

Dalla cantina stessa, percorrendo a piedi le strette stradine, si può attraversare il centro del villaggio vecchio e vedere la Rotes Haus, casa tipica con architettura risalente al 15° secolo.
               


La Rotes Haus

Il giorno seguente, percorrendo a piedi una parte della pista ciclabile che attraversa il Liechtenstein, ci siamo recati al vicino paese di Balzers dove abbiamo visitato la chiesa neogotica costruita all’inizio del secolo scorso, ed il castello che la sovrasta.

               

Chiesa di Balzers

Vista del castello e chiesa di Balzers



Interessanti sono le varie leggende riguardanti la zona, narrate nelle varie tabelle lungo le vie che conducono al castello stesso. Dall’alto dell’altura che ospita il castello, spaziando con lo sguardo verso l’orizzonte, ci si rende conto di quanto questo piccolo Principato non è nient’altro che una lunga vallata incastonata nel verde delle Alpi centrali.
Degno di nota nella via del ritorno il camping Alpencamping a Nenzing in Austria, due giorni di completo relax tra piscine riscaldate, con vista Alpi, passeggiate ed ottima cucina tipica nella Gasthof accogliente.


Come non cadere in tentazione???