Quando la frescura dell’autunno si
fa sentire e i colori della natura iniziano a cambiare, allora comincia uno dei
periodi, a nostro dire, più belli da trascorrere in camper in giro per il
Belpaese.
Questa volta, avendo a disposizione
cinque giorni, decidiamo di visitare una delle zone più belle della Toscana: il
Casentino.
Il 31 ottobre verso sera, con il
camper già pronto da diversi giorni, partiamo alla volta di Montemignaio (AR),
dove arriviamo dopo 4 ore di viaggio presso il punto sosta con CS situato in
prossimità del cimitero, vicino alla Pieve in stile romanico di Santa Maria
Assunta (XII secolo).
Montemignaio |
L’indomani, accompagnati da un cielo plumbeo coperto di nubi, ci rechiamo, dopo pochi km, in visita ai resti dell’antico Castel Castagnaio, poggiato su un’altura circondata da castagneti, fondato nel lontano XI secolo come punto di controllo dei Conti Guidi sulla valle sottostante e le vie di passaggio circostanti. La visita dura poco perché i resti fortificati sono chiusi al pubblico ed in stato di restauro, ma ci accontentiamo comunque raccogliendo qualche castagna che troviamo camminando lungo la stradina che conduce all’altura. Interessante è anche la vicina chiesa di San Bartolomeo, edificata intorno al XVI secolo
Esterno della chiesa di San Bartolomeo |
Castel Castagnaio |
Dopo un pranzo veloce ci spostiamo verso il castello di Romena a Pratovecchio, dove dimorò per qualche tempo anche Dante Alighieri. Il parcheggio è proprio a fianco della strada e dopo una camminata di 5 minuti siamo sotto le mura del castello.
Accesso al cassero del castello |
Castello di Romena |
A dieci minuti di cammino,
aggirando le mura del castello e percorrendo una stradina, si giunge alla
famosa Fraternità di Romena con la sua particolare chiesa, importante punto di
riposo e riparo per i pellegrini che dal medioevo percorrono i sentieri della
fede.
Il mattino seguente, dopo una notte
accompagnata dal piacevole rumore della pioggia, ci rechiamo, percorrendo una
tortuosa strada in mezzo alle bellissime foreste del parco nazionale delle
foreste casentinesi, al famoso eremo di Camaldoli (1.100 mt), fondato da San
Romualdo nel XI secolo, tuttora utilizzato da quanti vogliono ritrovare la pace
interiore. Visitabile è la duecentesca chiesa
dedicata a San Salvatore restaurata in stile barocco intorno al 1500, la cella
dove San Romualdo viveva per gran parte della giornata, la foresteria e il
refettorio.
Verso l'Eremo di Camaldoli |
Verso l'Eremo di Camaldoli |
Esterno dell'Eremo di Camaldoli |
Da non perdere la visita alla vicina
bottega che propone prodotti salutari fatti dai monaci.
Le stanze per il ritiro |
Nei boschi che circondano l'Eremo ci sono numerosi sentieri |
Monastero di Camaldoli |
Raggiungiamo l’area di sosta di Poppi (PS a 1 km dal paese, N 43,7196400 E 11,7656700) venerdì 2 novembre verso mezzogiorno. Il borgo circondato da mura di Poppi, immerso tra le colline, ospita al suo interno il bellissimo castello dei Conti Guidi. Da non perdere la visita allo stesso! I primi documenti che lo sitano risalgono al 1191 ma si ritiene che esso sia più antico di circa 100 anni. Anche qui visse tra il 1307 e il 1311 Dante Alighieri. Il castello si presenta così dopo l’ultima importante ristrutturazione avvenuta nel 1470. Quasi interamente visitabile in tutte le sue parti (ingresso adulti euro 6, www.castellodipoppi.it ), esso nasconde nella Biblioteca Rilliana, con i suoi 25 mila volumi i suoi tesori più importanti.
Castello di Poppi |
Vista sulla corte interna del castello |
Dalla torre campanaria si può ammirare il paesaggio circostante e nella suggestiva corte interna con scale e ballatoi in legno ci si sente trasportati in un’altra epoca, specialmente quando si visitano le antiche prigioni ed il museo sulla Battaglia di Campaldino. Da non dimenticare la visita alla Cappella dei Conti Guidi, riccamente affrescata da immagini del ‘300 raffiguranti episodi del Vangelo.
Particolare delle miniature del museo |
La Cappella affrescata dei Conti Guidi |
Le sorprese continuano camminando per le stradine di Poppi con l’Oratorio della Madonna del Morbo del XVII secolo, l’antica Abbazia romanico-gotica di San Fedele del XI secolo, il Monastero delle Camaldolesi con il suo piccolo cortile e con passeggiata lungo la cinta muraria.
Il castello al tramonto |
Soddisfatti della bella esperienza di Poppi, ci rechiamo a Stia presso l’area di sosta il Parco della rana (gratuita con elettricità e CS N 43,8040833 E 11,7028333) perché abbiamo visto in un cartello pubblicitario che si tiene l’annuale festa della castagna. Stia è un paesino che sorge lungo la romana Via Maior che collegava il Casentino con il Mugello e che è celebre per il Panno Casentino (museo nell’ex tessitura vicino al centro paese).
Il centro storico di Stia |
Da Stia, in pochi km, fattibili tranquillamente
in camper si può visitare il Castello di Porciano, posto su di un colle che
domina Stia dall’alto e il santuario di Santa Maria delle Grazie, lungo la
strada che porta verso Dicomano. Il primo è un castello medievale visitabile su
prenotazione (www.castellodiporciano.com ) che è avvolto nella leggenda tra
fantasmi e la figura di Dante che vi soggiornò durante il suo esilio,
contornato da un piccolo borgo rurale carico di scorci pittoreschi.
Il Castello di Porciano |
Viuzze nel borgo di Porciano |
Borgo di Porciano |
Il secondo, invece, è un santuario
che si trova nell’omonima frazione, consacrato nel 1432, piccola perla immersa
tra i colli e visitabile chiedendone l’apertura alla gentile signora che abita
nella casa appena dietro. Si consiglia, con il camper, di sostare nello spiazzo
di fronte alla stradina che porta al santuario e di fare la piccola salita a
piedi.
Il santuario di Santa Maria delle Grazie |
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Interno del santuario |
Esterno del santuario |
Questo nostro itinerario in Toscana finisce qui. Consci di aver tralasciato involontariamente tante e suggestive cose ancora da vedere, ci siamo ripromessi di ritornare sicuramente!!! Se ci fosse qualche consiglio non esitate a scriverci!!! Buoni Km a chi come noi fa… Scoperte in camper!