domenica 21 aprile 2013

CASENTINO, Toscana 31.10-04.11


Quando la frescura dell’autunno si fa sentire e i colori della natura iniziano a cambiare, allora comincia uno dei periodi, a nostro dire, più belli da trascorrere in camper in giro per il Belpaese.

Questa volta, avendo a disposizione cinque giorni, decidiamo di visitare una delle zone più belle della Toscana: il Casentino.

Il 31 ottobre verso sera, con il camper già pronto da diversi giorni, partiamo alla volta di Montemignaio (AR), dove arriviamo dopo 4 ore di viaggio presso il punto sosta con CS situato in prossimità del cimitero, vicino alla Pieve in stile romanico di Santa Maria Assunta (XII secolo).

Montemignaio


L’indomani, accompagnati da un cielo plumbeo  coperto di nubi, ci rechiamo, dopo pochi km, in visita ai resti dell’antico Castel Castagnaio, poggiato su un’altura circondata da castagneti, fondato nel lontano XI secolo come punto di controllo dei Conti Guidi sulla valle sottostante e le vie di passaggio circostanti. La visita dura poco perché i resti fortificati sono chiusi al pubblico ed in stato di restauro, ma ci accontentiamo comunque raccogliendo qualche castagna che troviamo camminando lungo la stradina che conduce all’altura. Interessante è anche la vicina chiesa di San Bartolomeo, edificata intorno al XVI secolo
 

 


Esterno della chiesa di San Bartolomeo
Castel Castagnaio

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 

Dopo un pranzo veloce ci spostiamo verso il castello di Romena a Pratovecchio, dove dimorò per qualche tempo anche Dante Alighieri. Il parcheggio è proprio a fianco della strada e dopo una camminata di 5 minuti siamo sotto le mura del castello.

 


Vista del Castello di Romena

 
L’inizio della costruzione e datata XI secolo. Ma della potenza militare che nel XIV secolo rendeva inespugnabile questo castello con le sue 14 torri e le tre cerchie murarie non rimane quasi nulla; tutt’oggi si possono visitare il cassero con la casa del Podestà, il mastio e parte delle mura difensive del complesso.
 

Accesso al cassero del castello


Castello di Romena

 

A dieci minuti di cammino, aggirando le mura del castello e percorrendo una stradina, si giunge alla famosa Fraternità di Romena con la sua particolare chiesa, importante punto di riposo e riparo per i pellegrini che dal medioevo percorrono i sentieri della fede.
 
Per la sosta notturna ci appoggiamo all’area di sosta camper di Pratovecchio (CS + PS, via Uffenheim n°43), tranquilla, con circa 10 posti ma con pozzetto scarico un po’ scomodo (lavori di ristrutturazione in corso).

Il mattino seguente, dopo una notte accompagnata dal piacevole rumore della pioggia, ci rechiamo, percorrendo una tortuosa strada in mezzo alle bellissime foreste del parco nazionale delle foreste casentinesi, al famoso eremo di Camaldoli (1.100 mt), fondato da San Romualdo nel XI secolo, tuttora utilizzato da quanti vogliono ritrovare la pace interiore.  Visitabile è la duecentesca chiesa dedicata a San Salvatore restaurata in stile barocco intorno al 1500, la cella dove San Romualdo viveva per gran parte della giornata, la foresteria e il refettorio.

 


Verso l'Eremo di Camaldoli
Verso l'Eremo di Camaldoli



 

 

 

 
 
 
 
Esterno dell'Eremo di Camaldoli

Da non perdere la visita alla vicina bottega che propone prodotti salutari fatti dai monaci.

Le stanze per il ritiro

 
Nei boschi che circondano l'Eremo ci sono numerosi sentieri

 

 





 

 

 

 
 
 
Monastero di Camaldoli
Lungo la strada che ci porta a Poppi, nostra prossima meta, ci fermiamo a visitare il monastero di Camaldoli eretto nel XV secolo con la sua antica farmacia-museo tuttora attiva, la chiesa, e la famosa biblioteca che vanta oltre 300 mila volumi.


 
 
 
 
 
 
 


Raggiungiamo l’area di sosta di Poppi (PS a 1 km dal paese, N 43,7196400 E 11,7656700) venerdì 2 novembre verso mezzogiorno. Il borgo circondato da mura di Poppi, immerso tra le colline, ospita al suo interno il bellissimo castello dei Conti Guidi.  Da non perdere la visita allo stesso! I primi documenti che lo sitano risalgono al 1191 ma si ritiene che esso sia più antico di circa 100 anni. Anche qui visse tra il 1307 e il 1311 Dante Alighieri.  Il castello si presenta così dopo l’ultima importante ristrutturazione avvenuta nel  1470. Quasi interamente visitabile in tutte le sue parti (ingresso adulti euro 6, www.castellodipoppi.it ), esso nasconde nella Biblioteca Rilliana, con i suoi 25 mila volumi i suoi tesori più importanti.
 
 
Castello di Poppi
Vista sulla corte interna del castello
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


Dalla torre campanaria si può ammirare il paesaggio circostante  e nella suggestiva corte interna con scale e ballatoi in legno ci si sente trasportati in un’altra epoca, specialmente quando si visitano le antiche prigioni ed il museo sulla Battaglia di Campaldino. Da non dimenticare la visita alla Cappella dei Conti Guidi, riccamente affrescata da immagini del ‘300 raffiguranti episodi del Vangelo.
 



Particolare delle miniature del museo

La Cappella affrescata dei Conti Guidi
 


 

 

 
 
 
 
 
 
 
 





Le sorprese continuano camminando per le stradine di Poppi con l’Oratorio della Madonna del Morbo del XVII secolo, l’antica Abbazia romanico-gotica di San Fedele del XI secolo, il Monastero delle Camaldolesi con il suo piccolo cortile e con passeggiata lungo la cinta muraria.
 
Il castello al tramonto
 

Esterno del castello



 

 
 
 
 
 
 



Soddisfatti della bella esperienza di Poppi, ci rechiamo a Stia presso l’area di sosta il Parco della rana (gratuita con elettricità e CS N 43,8040833 E 11,7028333) perché abbiamo visto in un cartello pubblicitario che si tiene l’annuale festa della castagna. Stia è un paesino che sorge lungo la romana Via Maior che collegava il Casentino con il Mugello e che è celebre per il Panno Casentino (museo nell’ex tessitura vicino al centro paese).
 

Il centro storico di Stia

Da Stia, in pochi km, fattibili tranquillamente in camper si può visitare il Castello di Porciano, posto su di un colle che domina Stia dall’alto e il santuario di Santa Maria delle Grazie, lungo la strada che porta verso Dicomano. Il primo è un castello medievale visitabile su prenotazione (www.castellodiporciano.com ) che è avvolto nella leggenda tra fantasmi e la figura di Dante che vi soggiornò durante il suo esilio, contornato da un piccolo borgo rurale carico di scorci pittoreschi.

 


Il Castello di Porciano
Viuzze nel borgo di Porciano



 

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 

Borgo di Porciano

Il secondo, invece, è un santuario che si trova nell’omonima frazione, consacrato nel 1432, piccola perla immersa tra i colli e visitabile chiedendone l’apertura alla gentile signora che abita nella casa appena dietro. Si consiglia, con il camper, di sostare nello spiazzo di fronte alla stradina che porta al santuario e di fare la piccola salita a piedi.
 

Il santuario di Santa Maria delle Grazie



               Interno del santuario

 

 

 

 
Esterno del santuario

 
 
 
 
 
 
 
 




Questo nostro itinerario in Toscana finisce qui. Consci di aver tralasciato involontariamente tante e suggestive cose ancora da vedere, ci siamo ripromessi di ritornare sicuramente!!! Se ci fosse qualche consiglio non esitate a scriverci!!! Buoni Km a chi come noi fa… Scoperte in camper!

 

 

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