E' il 04 agosto... il caldo e l'afa ci avvolgono
come una bolla... ma... finalmente... all'orizzonte si profilano le Alpi, il
confine che ci separa dalla Francia, la nostra meta per queste ferie estive.
Dopo una lunga discussione siamo riusciti a decidere dove
andare: si ritorna in BRETAGNA.
Per la seconda volta in tre anni la Bretagna è riuscita a
stregarci con i suoi infiniti paesaggi, profumi e gusti. Un richiamo che
non si può non ascoltare.
Questa volta però l’itinerario di 22 giorni ci porterà alla scoperta
dei luoghi meno turistici, lontani dalle classiche mete affollate… un viaggio
slow dettato anche dalla voglia di vedere posti nuovi con occhi nuovi.
Con noi anche Thomas, nostro figlio e per la prima volta
camperista per più di una settimana consecutiva.
Ci mettiamo in strada allora… la prima tappa è il Passo del
colle del piccolo San Bernardo.
Dopo una fresca notte passata al Passo del colle del
piccolo San Bernardo ci mettiamo in strada in direzione di Nantes, la nostra
prima tappa.
Il confine...
La mattina del 5 agosto arriviamo al camping "Le
Petit Port", comodo, pulito e tranquillo, a pochi km dal centro e ben
servito dai mezzi pubblici.
La visita alla vivace città natale di Jules Verne si rivela una
sorpresa anche per il fatto che è presente una mostra d’arte contemporanea a
cielo aperto sparpagliata nelle piazze e vie pedonali.
Immancabile è la
visita al castello dei Duchi di Bretagna, sorto verso il XIII secolo e
ammodernato fino al XVI, racchiuso da possenti torrioni e circondato dal
classico fossato. Nel Grand Logis, il
corpo principale e dimora dei Duchi, sono presenti un museo e delle mostre
d’arte. Interessanti sono il pozzo decorato nel cortile e il camminamento lungo
le mura.
Il castello dei Duchi di Bretagna
Via nel centro di Nantes
Il 6 agosto riprendiamo il viaggio e giungiamo a Guerande,
borgo fortificato con torri e mura famoso per le sue saline.
L’indomani ci trasferiamo a Plouharnel, nella penisola di
Quiberon, nell’area attrezzata Les Sables Blancs (10 euro al giorno),
vicinissima al mare e con la fermata del treno a circa 400 metri. Dopo un giro
in bici lungo la ciclabile che corre lungo la penisola decidiamo di andare, con
il treno questa volta, a Quiberon, attiva cittadina costiera con spiagge
candide e ristorantini con vista mare. Consigliata è una passeggiata lungo i
sentieri costieri della Côte Sauvage, con le alte falesie a picco sul mare, la
brezza che spira costante e le onde che si infrangono poderose.
Scorazzando per
Quiberon
La spiaggia di Quiberon
Tramonto a Plouharnel
Dopo una giornata di meritato relax reso piacevole dall’ottima temperatura riprendiamo il nostro viaggio toccando Quimperlè e La Foret-Fouesnant due borghi caratteristici lungo la strada che ci porta a Morgat nella penisola di Crozon che fa parte del parco naturale d’Armorique.
Per gli amanti dei paesaggi caratteristici non può mancare
la visita ai due capi della penisola di Crozon: Cap de la chèvre e Pointe de
Dinan (unico neo, le strade strette per raggiungere i punti con i camper).
Parcheggiato il camper, zaino in spalla con dentro Thomas, ci addentriamo lungo
le fitte reti di sentieri circondati da distese di erica colorata per gustarci
i panorami stupendi che si svelano di fronte a noi.
Passeggiando...
Vista dalla scogliera
Pointe de Dinan
Il 10 agosto, nel pomeriggio, arriviamo a Camaret sur Mer,
ci sono ben 3 aree attrezzate per camper segnalate in loco, noi andiamo alla
n°3 in Rue Georges Ancey (4 euro/24 ore, 2 euro carico scarico pagamento solo
con monetine), tranquilla, ad 1 Km dal
centro del paese e a 300 metri dalla spiaggia. Il tempo incerto ci permette di
visitare il paese con il suo porto e la bella cappella sul mare prima di un
improvviso acquazzone. L’indomani ci
piazziamo nella vicina spiaggia a goderci il sole e sguazzare nell’acqua per la
gioia di Thomas e a mezzogiorno ci gustiamo un’ottima grigliata di pesce
freschissimo acquistato al porto. Nel pomeriggio, passeggiata lungo i sentieri
costieri.
Camaret sur Mer
Il 12, a fatica, riprendiamo la marcia in direzione di Huelgoat e la sua foresta magica nel cuore del Finistère, passando da Pleyben per visitare il suo famoso complesso parrocchiale e il calvario del XV secolo. A Huelgoat sostiamo nell’ampio parcheggio gratuito riservato ai camper vicino al Camping du Lac. Dopo un veloce pranzo, zaino in spalla, raggiungiamo la famosa foresta, con i suoi enormi massi erratici che sembrano essere stati posti da dei giganti e la fitta e rigogliosa vegetazione che da un senso di pace. Da non perdere la Pierre tremblant (un enorme masso che trema quando ci si appoggia), la discesa alla Grotte du Diable e la camminata fino alla Grotte d’Artus, che la leggenda vuole come un rifugio utilizzato dal famoso re della tavola rotonda.
I massi della foresta di Huelgoat
Huelgoat
Il nostro itinerario ci porta ora a visitare la famosa abbazia del XII secolo di Daoulas e il museo del mugnaio, il paese di Plougastel con la sua chiesa e il famoso calvario in pietra, spiegato da una preparatissima guida francese e il Pointe de l’Armorique, nella baia di Brest. Qui abbiamo pernottato in un prato adibito a parcheggio, immersi nella tranquillità più assoluta.
Il 14 agosto ci riserva una brutta sorpresa: un cielo tetro
e carico di nubi che hanno scaricato a terra un torrente continuo di pioggia ci
hanno costretto a passare mezza giornata rinchiusi in camper a Plougonvelin
(area attrezzata in Rue du Bertheaume, 50 posti, 5 euro/24 ore, carico-scarico
gratis, pagamento con C/C o moneta). Nel pomeriggio la fortuna ci sorride: non
piove più e riusciamo a fare una passeggiata in paese. Ci inoltriamo poi lungo
il GR34, il sentiero costiero che percorre tutta la costa della Bretagna, che ci porta a scoprire degli scorci di costa
che con il mare grosso e il vento ci
hanno permesso di scattare delle bellissime foto. Al ritorno, cena sostanziosa
a base di pesce locale e poi tutti a nanna cullati dal forte vento che faceva
ondeggiare il camper.
Scogliera a picco sul mare
Mare agitato a Plougonvelin
A poca distanza da Pluogonvelin si trova Pointe St Mathieu,
un complesso abbaziale dismesso ma visitabile a strapiombo sul mare e uno dei
famosi fari che contraddistinguono la costa bretone.
Pointe St Mathieu
L'interno dell'antica abbazia
Il 16 e il 17 agosto lo passiamo a Le Conquet, un tranquillo
paesino di pescatori con un piccolo porticciolo e due bellissime spiagge. In
centro paese, all’interno di un piccolo parco e vicino all’ufficio di
informazione ai turisti c’è l’area di sosta gratuita per circa 20 camper, con
carico-scarico ed elettricità a 2 euro.
Da visitare è il Pointe de Kermovan, poco distante e a portata di bici.
Da qui si può ammirare un bellissimo panorama sulla costa bretone.
Le Conquet, vista sul porto
Pointe de Kermovan
La nostra prossima tappa è Portsall (area sosta gratuita a Ploudalmezau, Rue de Porsguen, con carico e scarico a 2 euro), un paese costiero con spiagge balneabili tristemente famoso per il disastro ambientale dell’Amoco Diaz, una petroliera incagliatasi e affondata al largo delle sue coste. Qui ci concediamo l’ennesima grigliata di pesce comperato in una pescheria in centro: OTTIMA! Data la bella giornata e la temperatura mite decidiamo di passare il resto della giornata a crogiolarci al sole e portare Thomas a fare il bagnetto nel mare (acqua fresca e rinvigorente!!!).
Portsall
Successivamente, il 19 agosto, ci spostiamo verso Landeda, famosa per le sue dune di sabbia e la raccolta libera dei molluschi sulle spiagge, mentre il 20 ci rechiamo a Plougerneau, un paesino costiero tranquillo con parcheggi lungo le spiagge.
Landeda, spiaggia
Tramonto a Plouguernau
Il
nostro viaggio prosegue verso Carantec, ma prima ci fermiamo a St Pol de Leon,
una cittadina animata da un mercato nel centro storico, dove si gustano ottime
pietanze tradizionali.
A
Carantec (area attrezzata gratuita in Rue de Meneyer, carico-scarico-
elettricità 2 euro) passa un autobus navetta gratuitio che, nel periodo estivo,
porta le persone dai parcheggi fino al centro del paese; decidiamo di
approfittare di questo e ci dirigiamo a passeggiare nel lungomare. Nella
spiaggia più grande c’è anche un noleggio kayak quindi decidiamo, a turno, di
fare il corso per poter poi andare a zonzo tra le isolette al largo della
costa. Purtroppo Thomas, a causa della sua età (8 mesi) è costretto a guardare…
Andare in kayak è veramente un’esperienza da provare, al largo ci sei solo tu e
il rumore dello sciabordio dell’acqua nel kayak…
Il
giorno dopo, per la felicità di Federica, si svolge il mercato paesano, dove
acquistiamo un pranzo pronto a base di specialità… thailandesi!!!
Finalmente in Kayak
... Cucina thailandese...
Il viaggio sta volgendo al termine, ormai è già il 23
agosto. La nostra ultima tappa è Erquy, una cittadina di mare con belle spiagge
(area sosta comunale da 60 posti vicino al mare, con carico e scarico a 2 euro)
e una particolare festa: delle squadre composte da varie associazioni del paese
si sfidano costruendo improbabili imbarcazioni che poi devono far navigare
nelle acque del porto…. Lo spettacolo è garantito!!!
Da non dimenticare è il panettiere che passa ogni mattina
all’area di sosta per vendere le famose baguettes o i pan au chocolate ancora
caldi.
Da Erquy in circa mezz’ora si arriva a Cap Frehel,
immancabile la visita a questo luogo così famoso della Bretagna!!! Dal suo alto
faro si domina con lo sguardo l’orizzonte e in lontananza si intravede il
castello di Fort La Latte (da noi visitato in un precedente viaggio).
Erquy
Festa paesana ad Erquy
Cap Frehel
Per chi non ci fosse mai stato noi ci sentiamo di
consigliare di provare questo viaggio. La Bretagna è una terra amica di chi
come noi fa… scoperte in camper.
Bello veramente bello!
RispondiEliminaQuest'estate ero indecisa se fare bretagna o normandia ma il tuo itinerario mi ha convinto e l'ho trovato più idoneo ai nostri gusti
Grazie
claudia
Grazie a te per aver visitato il nostro blog. Per qualsiasi altra informazione siamo qua! Buoni km! Sam
RispondiEliminaCiao, sono capitata qui per caso. Posso chiederti com funzionano le soste per dormire? Ci si può fermare in qualsiasi parcheggio o bisogna andare negli appositi campeggi? Grazie avete fatto un bellissimo viaggio! Susy
RispondiEliminaCiao Susy! Grazie per i complimenti! Solitemenre la Francia è considerata la nazione amica del camper. Per la sosta noi ci siamo appoggiati a parcheggi pubblici ed ad aree di sosta per camper, presenti un pò dappertutto.
RispondiEliminaI campeggi solitamente non sono costosi come in italia.
per aiutarti a trovare aree per camper ti consiglio di visitare www.camperonline.it
Se ti serve qualche altra info basta chiedere.
Ciao